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Cinque pratiche per aprire il corpo

Le pratiche e i rituali del Tantra

Vivere le emozioni attraverso il corpo
Per rilassarsi bisogna arrivare a vivere le emozioni attraverso il proprio corpo, piuttosto che attraverso il mentale. Il corpo ha la meravigliosa capacità di assorbire le emozioni e di rilasciarle rapidamente. Non sa conservare. Non sa raccontare una storia, ma ha la capacità meravigliosa di vivere pienamente l’emozione e lasciarla uscire. Il mentale, lui, ci racconterà una storia, e soprattutto ce la ripeterà condizionando il corpo a risentire ciò che aveva sentito. La nostra vita mentale è estremamente ripetitiva. La ripetizione crea un caos emozionale. Appena si presenta un’emozione, restiamo connessi al corpo! seguiamo il suo periplo e osserviamola dissolversi e scomparire.

Liberarsi dalle certezze
La seconda pratica discende dalla prima. Le certezze creano una grande reattività e la reattività contrae il corpo. Abbandonare le certezze ci mette in uno stato di freschezza, di creatività, di stupore. Non sappiamo nulla, guardiamo, ascoltiamo, come se fosse la prima volta. Un’impressione di innocenza che crea l’attenzione, la presenza a sé e agli altri. Non sapere libera il mentale e fa nascere la gioia che emerge dal silenzio interiore.

Respirare come un neonato
I neonati e i mammiferi respirano rilassando il ventre all’inspiro. E’ la respirazione più naturale, la più pacificante. La colonna vertebrale accompagna il movimento del ventre, il diaframma si libera e ritrova l’ampiezza del suo movimento. I muscoli profondi del ventre si rilassano. Il corpo percepisce le onde benefiche del soffio, i sensi si aprono, lo sguardo vede il mondo.

Ritrovare la lentezza
La lentezza è la cosa che ci manca maggiormente. La nostra vita è a singhiozzo, sottoposta ad un ritmo infernale, che ci fa uscire dalla presenza. Respirare ci riporta alla presenza, rallentare il ritmo dei movimenti tranquillizza la mente. I muscoli si rilassano, il contatto è più profondo ed evitiamo una gran parte della fatica, dovuta ad una tensione eccessiva. Un gesto un po’ più lento e creatore di armonia apporta al corpo una soddisfazione profonda e calma il mentale. Più lento, il nostro gesto è più preciso e più efficace. Ritroviamo la vita, il contatto con gli oggetti e con gli esseri.

Sviluppare la presenza
Facendo un piccolissimo sforzo di presenza, di durata molto breve, dieci o quindici secondi, il nostro corpo registra più rapidamente che la presenza gli dà piacere. Trenta volte al giorno, scivoliamo in una presenza breve, che metterà il corpo in uno stato di ricettività. Molto rapidamente sarà il corpo stesso a chiederci maggiore presenza per meglio godere del mondo ed abitare quella dimora meravigliosa che ci porterà la gioia, ovunque saremo.

Daniel Odier

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Il tantra afferma

maglia YogaLa purezza non è un concetto patriarcale di verginità che evita la vita, l’amore, la sessualità.
Purezza di essenza e di volontà; si esprime attraverso una fresca e rinnovata spontaneità, l’apertura di cuore, una gioia incondizionata (quasi come quella di un bambino) e ad una sessualità senza colpe.

Per ritrovare la nostra innocenza basta sentire il cordone luminoso che ci collega al Cielo e alla Terra, il collegamento che ci nutre.

Si può rinascere in noi stesse e ritrovare la “purezza” nell’infinita saggezza della nostra vera femminilità.

Il tantra afferma che il sorgere di una nuova forma di femminilità potrà portare al vero cambiamento sociale di cui l’uomo ha bisogno per affrontare il Kali Yuga.

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Il tantra è un’esperienza che può realizzarsi benissimo in solitudine

Il tantra è un’esperienza che può realizzarsi benissimo in solitudine…. tra se stessi ed il proprio Universo e raggiungere così la pace e la beatitudine interiore ….

Presenti lungo il percorso della strada più antica, semplice e diretta: con l’osservazione del soffio vitale.

Il tantra è un'esperienza che può realizzarsi benissimo in solitudine

Basta stare seduti bene, rilassarsi, chiudere gli occhi e osservare il respiro dal chacra della radice a quello della corona, le sue pause, i suoi punti di svolta
“Quando (questa potenza del soffio vitale) espirata è trattenuta o inspirata è trattenuta, alla fine di ciò, essa prende il nome di pacificazione; e in virtù di questa potenza, uno risplende pacificato”.

Vijnanabhairava

 

 

 

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Cakrasamvara-tantra

L’aspirante dovrebbe impegnarsi per ottenere realizzazioni spirituali con mantra e consorte
incontrati lungo il sentiero segreto.
Percorrere il sentiero segreto senza consorte non garantirà agli esseri la perfezione.
Raggiungete quindi l’illuminazione
dedicandovi con la massima diligenza
alle attività del gioco erotico.
Cakrasamvara-tantra

foto di Marina Massimino.

I testi della tradizione indicherebbero pertanto che lo “yoga dell’unione”, fonte di piacere sublime e beatitudine, sarebbe fondamentale per raggiungere l’illuminazione…

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Il soffio ascendente esce, il soffio discendente entra

Il soffio ascendente esce, il soffio discendente entra“Il soffio ascendente esce, il soffio discendente entra, di Sua propria volontà, in forma sinuosa, così, la Grande Dea si estende dappertutto, Suprema-Infima, supremo luogo sacro.” (152 – Vijnanabhairava “La conoscenza del Tremendo”)

La Kundalini, è rappresentata in forma di serpente, è l’energia primordiale, femminile, vitale, creatrice, istintuale, curiosa, trasgressiva, aggressiva, distruttiva e sessuale, presente sia nelle Donne sia negli Uomini e che, quando giace addormentata sta arrotolata su se stessa, appunto come un serpente, in tre spire e mezza, alla base dell’osso sacro.

Il suo “risveglio” è conseguenza di un percorso iniziatico ed esperienziale, su noi stessi, che si sviluppa attraverso lo studio e l’esercizio dell’arte del soffio, della danza sacra e dello yoga del tocco. Risvegliarla sta poi nel percepirla, riconoscerla, accoglierla e soprattutto nella capacità di gestirla o meglio, nella nostra preparazione ad incontrarla e farla salire.
Essa è energia pura, assoluta e fiammante che si accende nella nostra connessione alla Terra e che, poi, se fatta salire, nella sua salita, dal coccige lungo tutta la spina dorsale eterica e fino al settimo chacra, può bruciare letteralmente tutte le “forme pensiero” che incontra e se questo accade, in noi si realizza l’orgasmo infinito, la vibrazione suprema, la Spanda, la connessione dell’Umano (Uomini/Donne) con il Divino intrinseco e con il Tutto. (aa)

Kundalini Mantra-Adi Shakty
https://www.youtube.com/watch?v=MAv4COhYWWs

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