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Cordyceps sinensis

Cordyceps sinensis

Per risvegliare il desiderio e migliorare il funzionamento sessuale, sia nell’uomo che nella donna, il Cordyceps è l’alleato giusto. I risultati dei
Il Cordyceps ha aumentato il testosterone e il desiderio sessuale (Yang, 1995)
Il professor Yang 1995, in un gruppo di 159 pazienti con diminuzione del desiderio sessuale, ha ottenuto risultati simili, per la precisione è stata registrata una ripresa dell’attività sessuale nel 64,1%. Gli esami di laboratorio – evidenziando l’aumento dei 17-cheto-steroidi nelle urine, ossia il prodotto di eliminazione del testosterone utilizzato – hanno dimostrato che il Cordyceps ne aveva aumentata la quantità nel sangue.
Il dottor Zhu ha dimostrato che Cordyceps stimola le cellule del testicolo, che producono il testosterone (cellule di Leydig). Questo ormone è importante per il desiderio, l’erezione e la soddisfazione sessuale (Zhu JS, 1998)

  • Migliora la performance fisica e l’attività sessuale.
  • Aiuta a ridurre il livelli di colesterolo totale incrementando l’HDL.
  • Aumenta la produzione di ossigeno a livello cellulare.
  • E’ un potente antivirale ed antiossidante.
  • Migliora il funzionamento del sistema cardiocircolatorio, epatico e renale.

 

ESTRATTO SECCO: Titolato al 40% di Polisaccaridi.
CONTENUTO: 60 Capsule da 500 mg.


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Mudra i gesti dell’Anima – Matangi Mudra

Matangi Mudra o gesto della Dea Matangi

Questo Mudra simboleggia il rapporto con la Dea Madre.

Mudra (in sanscrito: मुद्रा) significa letteralmente “sigillo”, “marchio” o “gesto”, è un gesto simbolico usato nei rituali tantrici sia di tradizione induista che buddhista. I mudra vengono eseguiti con le mani, assumono un valore simbolico, rituale ed energetico, stimolano diverse parti del corpo e migliorano l’ossigenazione cellulare e l’energia vitale.

Nello Yoga i Mudra si utilizzano per facilitare la canalizzazione ed il flusso dell’energia nelle mani e di tutto il corpo. La pratica dei Mudra permette di aumentare notevolmente la concentrazione e di portare lo sguardo all’interno. Alcune zone della mano sono infatti direttamente collegate a determinate aree del cervello, che inviano messaggi di attivazione e di sblocco del flusso di vitalità nelle aree del corpo. L’energia si libera e scorre, rimuovendo tossine ed armonizzando corpo e mente.

Come si praticano i Mudra

Nello Yoga ci si mette prevalentemente seduti nella posizione del loto o sempre a terra a gambe incrociate, e si utilizzano nella meditazione e nel respiro consapevole, per canalizzare il flusso del prana che scorre in tutto il corpo. Si utilizzano inoltre nella pratica Yoga durante le asana.

Oggi descriverò il Matangi Mudra o gesto della Dea Matangi

Questo Mudra simboleggia il rapporto con la Dea Madre.

Come si pratica

Unire le mani all’altezza dello stomaco, i palmi delle mani sono uno verso l’altro con le dita rivolte verso l’alto. Le dita della mano destra vengono intrecciate con quelle della sinistra, ad eccezione dei medi che restano dritti ed uniti.

I benefici del Mudra

Questo mudra rafforza l’apparato respiratorio in particolare nel plesso solare e equilibra le energie in questa zona. Stimola l’elemento legno, che è attribuito ad un nuovo inizio e all’elemento terra, ottimo da praticare in Autunno, che conferisce profondità alla vita. Il Mudra di Matangi coinvolge positivamente le attività di cuore, stomaco, fegato, duodeno, colecisti, milza, pancreas e reni.

Calma tachicardia, spasmi, ansia, migliora la digestione, rilassa il corpo e la mente e le tensioni del viso. Rilassa le tensioni interne legate alla digestione. Questo mudra rilassa anche i dolori diffusi nel corpo e le tensioni del viso.

Quando si pratica il Mudra

Praticare al bisogno, per tre o quattro volte al giorno per quattro minuti. Oppure durante la giornata quando si ha il desiderio di starsene un pò in silenzio con sé stessi e rilassarsi.

Articolo scritto da Daniela Di Leo Naturopata e Teacher Yoga

Rinascita. È un’avventura, ricostruire se stesse, è l’avventura più grande.

Rinascita. È un’avventura, ricostruire se stesse, è l’avventura più grande.

Il soffio ascendente esce, il soffio discendente entraRinascita

È un’avventura, ricostruire se stesse, è l’avventura più grande.

Non importa da dove cominci, se dalla casa, se dal colore delle tende o se dal taglio di capelli.

Vi ho sempre adorate, Voi Donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo “Sono nuova!”, di gridarlo anche solo un sorriso e con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.

Lo gridate perché tutti devono capire e vedere: “Attenti! Il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi, ma soprattutto per noi stesse!”.

Più delle albe, più del sole, una Donna in rinascita è la più grande meraviglia, per chi la incontra e per se stessa.

Una Donna in rinascita è la primavera a novembre, quando meno te l’aspetti.

(Jack Folla)

 

Le pratiche e i rituali del Tantra – Studio Govinda

Il divino che è in noi

Il divino che è in noi

foto di Alberto Angiolini.Nel tantrismo, noi mettiamo in gioco, senza sosta, l’integralità dell’essere umano e questo, senza far distinzione tra puro ed impuro, bellezza e bruttezza, bene e male perché tutte le coppie di opposti si dissolvono nel divino.

Nessuno è privo delle più nere pulsioni così come, nessuno è privo delle capacità più sublimi: noi cominciamo a comunicare con il divino, che è in noi, proprio quando accettiamo, completamente, lo spettro intero dei nostri pensieri e delle nostre emozioni.

Ogni bellezza ha la sua parte d’ombra, le è intriseca, le è necessaria e se noi, anzichè accettare quell’ombra appunto come parte della bellezza, la temiamo e cerchiamo di scacciarla, allora ci inaridiamo e ci allontaniamo da noi stessi.

(Daniel Odier)

Tandava

La Tandava è una danza basata sulla presenza al proprio respiro e su sé stessi, è un’esperienza assolutamente creativa e personale.

La danza comincia con una prima fase, stando seduti nel loto, in ascolto su di se e nel respiro respirato, un passaggio che nutre il corpo, che lo rende sensibile e vibrante.

La vibrazione è il cuore della tradizione Tantrica Kashmira, tutto è vibrazione e la pratica della Tandava permette di accordare il corpo alla vibrazione universale.

Quando uno strumento è ben accordato, vibra spontaneamente, anche senza essere suonato direttamente.

Lo stesso accade al corpo, quando gli restituiamo la libertà ed il soffio, il respiro respirato: il corpo diviene sensibile alla propia vibrazione e percepisce la vibrazione degli altri e della materia tutta, perdendo, così, il limite della percezione ristretta che è propria di un essere isolato.

Nella seconda fase della danza, si introduce il movimento delle braccia mentre, nella terza fase, si sale in piedi e tutto il corpo esplora lo spazio, in un movimento lento e continuo, sostenuto dal respiro, senza intenzione e senza tensione.

Pian piano, si riducono, automaticamente, lo sforzo muscolare e la volontà di movimento.

Pian piano, il corpo diviene completamente libero di esprimersi, libero di occupare lo spazio, di sperimentare dentro e fuori di se stesso.

(Daniel Odier)

Il Tantra è la via naturale e quotidiana per la liberazione

Il Tantra è la via naturale e quotidiana per la liberazione

Articolo tantra della mano dx e tantra della mano sx foto 1Religioni, poteri forti, istituzioni asservite e convenzioni sociali strumentali ci hanno condizionati, chiusi nella gabbia del mentale instillandoci sensi di colpa, vergogne, paure, diffidenze, false passioni e falsi pudori, ci hanno mostrata una realtà, di noi stessi, distorta.

Ci hanno messo sulla spalla dei demoni interiori, terribili, giudicanti e travestiti da grilli parlanti, che ci hanno abituati a un certo limite di percezione dei sentimenti, dei sensi e del piacere.

Così, appena superiamo quel dato limite, inconsciamente ed automaticamente, mettiamo in atto delle strategie per ridurre di nuovo la nostra capacità di percepire, proiettiamo e viviamo dei film mentali dove i registi sono, appunto, quei demoni interiori e dove noi cadiamo nel disamore e nel dolore.
Articolo tantra della mano dx e tantra della mano sx foto 1Seguendo la via del Tantra, andiamo, gradualmente, a re-incontrare noi stessi, a superare quei limiti che ci hanno programmati quindi a riscoprire la pienezza dei sensi e del piacere, la purezza dei sentimenti.

Giorno per giorno, possiamo giungere a ricostruire lo stato di innamorati di noi stessi e di tutto, innamorati gioiosi, stupefatti, curiosi e fiduciosi che è poi, la nostra natura.

Giorno per giorno, possiamo giungere ad uscire dalla gabbia e tornare ad essere liberi.

Il Tantra è la via naturale e quotidiana per la liberazione.