Le Sacerdotesse della Dea durante le celebrazioni dei rituali entrano in contatto con le Energie di Madre Terra, scoprono che sono le loro, che sono dentro di loro, e imparano a non averne paura, ma a vivere la Vita con gioia apprezzandola appieno.
Quando decidiamo di riappropriarci della nostra vita, dell’amore per noi stesse, della nostra natura di Sacerdotesse della Dea, della nostra capacità di celebrare, rispondiamo a una chiamata. Quando finalmente avremo il coraggio di definirci “Streghe” davanti agli altri, in quel momento, se il nostro intento è vero, puro e frutto di un cambiamento interiore che ci ha portato a cancellare secoli di oppressioni, violenze e limitazioni inculcate al punto di imprimersi nel nostro DNA, il senso di libertà che accompagnerà la nostra dichiarazione sarà così forte da toglierci il fiato e far girar la testa, ci sconvolgerà e saremo veramente libere, ma saremo soprattutto responsabili.
Perché non esiste un potere così grande che non implichi necessariamente degli obblighi verso gli altri. Dobbiamo imparare di nuovo a riunire il nostro corpo con il nostro spirito, se vogliamo far sì che la nostra magia possa operare i cambiamenti necessari per ripristinare l’equilibrio di Madre Terra, se vogliamo aiutare Lei e noi stessi a guarire. Perché malgrado le persecuzioni, i pregiudizi e i tentativi di annientamento, il potere della Dea è sopravvissuto nei secoli e sta tornando a manifestarsi.
Eilan
Foto: Incantation by Anne W. Brigman