Per contatti 333 6447527

Padastasana – Posa delle mani ai piedi

Si parte dalla posa i piedi, il corpo è eretto, si inspira portando le braccia in alto oppure ai lati del corpo e si flette il busto in avanti espirando, la fronte si avvicina alle ginocchia, le mani toccano terra.Si parte dalla posa i piedi, il corpo è eretto, si inspira portando le braccia in alto oppure ai lati del corpo e si flette il busto in avanti espirando, la fronte si avvicina alle ginocchia, le mani toccano terra.Inspirando si torna su in posizione eretta.

Benefici:

Rinforza la colonna vertebrale e gli organi addominali

Utile per coloro che soffrono di disturbi gastrici

 

Articolo di Daniela Di Leo

Naturopata ed Insegnante di Hatha Yoga Vinyasa e Yoga Prenatale

Pranayama

Il Pranayama è il quarto stadio dello Yoga Sutra di Patanjali, che lo descrive come l’afflusso e l’efflusso controllati dal respiro in una posizione stabile. Questa disciplina, se praticata con assiduità e consapevolezza, aiuta la mente a concentrarsi, consentendo inoltre di ottenere buona salute e longevità.

Nella pratica, il Sadhaka impara le tecniche per far sì che gli organi respiratori si espandono, si muovono profondamente e ritmicamente, attraverso l’inalazione (Puraka), l’esalazione (Rechaka) e la ritenzione del respiro (Kumbhaka).

Il fine è quello di far entrare più aria per ossigenare e detossificare meglio il corpo.

Le varie tecniche permettono di attivare, rilassare, equilibrare.

Oltre ad essere una Naturopata sono un insegnante di Yoga e nei vari incontri che ho avuto con persone aventi attacchi di panico, ansia, ansia anticipatoria, paura, blocchi, insonnia, agitazione ho applicato il respiro consapevole. Il Pranayama lo considero un grandissimo aiuto in ogni occasione, un po’ come dire la pratica di urgenza da attuare al momento della difficoltà.

Un qualcosa che si porta sempre con se, praticamente come per una persona che ha una dipendenza e non esce da casa se non porta con se un ansiolitico o le sigarette.

Il respiro consapevole, permette alla persona di sentirsi più sicura con se stessa, o essere al sicuro al momento della richiesta emotiva. Posso confermare che ci si sente meglio dopo un respiro lungo e consapevole guidato nel modo appropriato.

Il Pranayama, rilassa, distende, ossigena ogni cellula del corpo, detossifica, migliora le attività e le prestazioni fisiche e cognitive.

Nell’Hatha Yoga Vinyasa percepire e lavorare sul proprio respiro è di fondamentale importanza, seguito dalle pose o Asana. Il corpo e la mente fluiscono nel respiro, in accordo orchestrale, tutto ciò porta a sentirsi connessi con il tutt’uno. Lo yoga eseguito in questo modo ci fa scoprire la nostra natura più profonda.

Articolo di Daniela Di Leo

Naturopata ed Insegnante di Hatha Yoga Vinyasa e Yoga Prenatale