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Cos’è il Pranayama

Il Pranayama cos’è

Significato di Pranayama, prana = respiro, respirazione, vita, vitalità e Ayama = espansione, prolungamento, ampiezza, estensione, regolazione. Il concetto è il prolungamento ed il controllo consapevole del respiro.

Il respiro è sempre con noi finché viviamo, ma spesso ce ne dimentichiamo, nel Pranayama ci sono diverse tecniche che ci aiutano a comprendere la vera essenza del respiro, ed il nostro respiro se eseguito consapevolmente ci dà equilibrio, ci attiva e ci rilassa.

La pratica assidua del Pranayama fa sì che gli effetti benefici e straordinari vengono trasmessi al corpo, mente e spirito. Attraverso l’inspirazione attingiamo all’energia primordiale portandola dentro di noi, riconsegnandola di nuovo all’esterno attraverso l’espirazione. L’inspirazione rinfresca e l’ispirazione riscalda. Il Prana è il soffio vitale per tutti gli esseri dell’universo e lo yogi ne trova rifugio. E’ consigliato praticare il Pranayama sempre a digiuno o con la vescica e gli intestini svuotati.

Lo scopo del Pranayama consiste nel far funzionare meglio l’apparato respiratorio che migliora l’apparato circolatorio, questo contribuisce ad ottenere una sana digestione e una buona eliminazione dei cataboliti.

 

Articolo di Daniela Di Leo

Naturopata ed Insegnante di Hatha Yoga Vinyasa e Yoga Prenatale

Gli otto principi dello Hatha Yoga e il Prana

Gli otto principi dello Hatha Yoga

Gli otto principi sono Yama, Nyama, Asana, Pranayama, Pratyahara, Dharana, Dhyana, Samadhi. E’ importante nello yoga passare dalla fase delle asana al pranayama, il Sadhaka deve sperimentare l’aspetto fisico della posa prima di arrivare al Pranayama e sentirlo per intero nel corpo e nella mente.

 

Gli 8 principi raffigurati in un Albero

Yama Principi Universali Radici
Nyama Discipline Individuali Tronco
Asana I rami che vanno in varie direzioni Rami
Pranayama Provvede ad areare il corpo con l’energia Foglie che forniscono aria all’intero Albero
Pratyahara Impedisce che le energie dei sensi fluiscono verso l’esterno Corteccia che protegge dalla putrescenza
Dharana Mantiene saldi la Mente e l’Intelletto Linfa
Dhyana Matura nel frutto del Samadhi Fiore
Samadhi La vera realizzazione del proprio Io Frutto

 

Nel corso di un’inalazione normale, l’essere umano assorbe circa cinquecento centimetro cubici d’aria, mentre durante una profonda inalazione l’assorbimento dell’aria è di circa sei volte maggiore. Questo permette attraverso la pratica assidua delle tecniche una maggiore ventilazione polmonare. Una respirazione profonda consente di rallentare il processo d’invecchiamento donando vigore. Nel Pranayama si respira sempre col naso. In una giornata intera si respira circa 16 volte al minuto.

Praticare il Pranayama tutti i giorni almeno per quindici minuti, all’alba o al tramonto, i testi di yoga consigliano di praticarlo per quattro volte al giorno di prima mattina, a mezzogiorno, la sera e a mezzanotte, si raccomanda una posizione comoda seduta in un posto fresco e confortevole.

Prana

Prana inteso come respiro, la parola deriva dal sanscrito e significa vita. Secondo la filosofia induista il prana si acquisisce dalla respirazione, ma non rappresenta solo il respiro ma la vita stessa, l’energia universale a tutti i livelli, fisica dell’uomo, mentale, spirituale, intellettuale, sessuale, e cosmica, atmosferica come la luce, il calore, la gravità, il magnetismo e l’elettricità. Un’energia vitale e spirituale insita in tutti gli esseri.

Il prana scorre nei campi energetici, il mare, i fulmini, le radiazioni cosmiche e della terra, sono carichi di ioni negativi, attirati verso il basso, veloci e di piccole dimensioni. Mentre le tossine come smog, polvere e fumo sono carichi di ioni positivi attratti verso l’alto, lenti e grandi. In una situazione di benessere dovrebbero esserci 3 ioni negativi e 1 ione positivo.

Il prana viene assorbito dal naso, dalla lingua, dalla pelle, dai piedi tramite il contatto con la terra, assorbendo il calore e la luce del sole, nutrendoci con cibi biologici, vestendo con abiti naturali, stando a contatto col mare, grandi quantità di acqua in movimento in evaporazione. Il respiro deve essere costante, profondo, consapevole e diretto verso l’alto. Il prana viene immesso nel corpo attivando il sistema olfattivo, tramite l’ispirazione dell’aria, (il nervo olfattivo appartiene ai 10 nervi cranici ed è il più attivo), il sistema oculare assorbendo e osservando la luce, il sistema gustativo mangiando.

Articolo di Daniela Di Leo

Naturopata ed Insegnante di Hatha Yoga Vinyasa e Yoga Prenatale

Prana Vayu i 5 Soffi Vitali

Prana Vayu i 5 Soffi Vitali

Il prana ci serve per vivere ed è considerato prana non solo il respiro ma anche il cibo. Gli antichi saggi indiani ritenevano che tutte le funzioni del corpo sono compiute da cinque tipi di energia vitale, chiamate Prana-Vayu. Prana, Apana, Samana, Udana, Vyana. Prana penetra all’interno del torace e controlla la respirazione. Apana si muove all’interno del basso addome e controlla l’eliminazione delle urine, feci e seme. Samana è all’interno dello stomaco e ne aumenta il fuoco gastrico (agni) facilitandone la sua buona funzione digestiva (jataragni), mantenendo altresì il buon funzionamento degli organi addominali. Udana svolge le sue funzioni nella faringe e nella laringe, controllando le corde vocali e l’assimilazione dell’aria e del cibo. Vyana è presente in tutto il corpo, distribuisce l’energia che deriva dal cibo e dalla respirazione attraverso vene, arterie e nervi.

Articolo di Daniela Di Leo

Naturopata ed Insegnante di Hatha Yoga Vinyasa e Yoga Prenatale