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Zucchero alle rose

Zucchero alle rose

Questo zucchero è semplice e veloce, dona sapore e dolcezza al the o alle tisane in generale. Inoltre si può aggiungere a torte, creme e biscotti. Personalmente ho raccolto i petali di rose nel mio giardino, lontano da pesticidi e smog e sistemati in un ampio cesto. Le rose erano di diverse specie, di colore rosa per la maggior parte e bianche. Terminata la raccolta le ho collocate sul tavolo della cucina e minuziosamente ho controllato che non ci fossero insetti vari. Con massima cautela le ho pulite e selezionate. Preso il barattolo di vetro lavato ed asciugato, ho iniziato a mettere uno strato di zucchero ed uno strato di petali fino a completare il lavoro. Il barattolo chiuso così completato si metterà al sole ogni giorno per circa un mese. Dopodiché si possono togliere i petali e radunare lo zucchero in un altro barattolo di vetro. Pronto per essere usato.

Occorrente per la preparazione:

  • 1 barattolo di vetro capiente con coperchio
  • petali di rose biologiche senza pesticidi assortite
  • zucchero a piacere, potete sceglierlo raffinato oppure integrale

Questo lavoro l’ho fatto insieme al mio nipotino in un giorno di sole, ogni volta che viene a casa e prendiamo il the lui lo dolcifica con lo zucchero alle rose. Possiamo usarlo per fare crostate, biscotti o creme, l’aroma delicato delle rose da un tocco in più al dolce.

Con i petali di rosa si posso creare molteplici ricette, anche piatti salati oppure creare una calda tisana o una bevanda fresca per l’estate. Magari con aggiunta di zenzero fresco e cannella.

Buon lavoro

 

 

Chatney di kumkuat o mandarini cinesi

Chatney di kumkuat o mandarini cinesi

Buongiorno, all’entrata del mio giardino c’è uno splendido alberello di Kumkuat, ricco di frutti color arancio brillante.

Oltre a mangiarli rubacchiati alla pianta, che generosamente li dona senza alcun disagio, ho pensato di crearne una favolosa Chatney.

Ingredienti:

  • 250 gr di Frutti di Kumkuat
  • mezza mela gialla
  • mezza cipolla
  • 6 prugne secche snocciolato
  • 30 gr di zucchero di canna
  • 30 ml di aceto di mele
  • zenzero fresco grattugiato
  • mezzo cucchiaino di polvere di pepe di cayenna o pepe nero

 

Procedimento:

Lavare e mondare i frutti di Kumkuat e mela, sbucciare e tagliare la cipolla, snocciolare le prugne e farle a pezzettini, grattugiare lo zenzero e mettere tutti gli ingredienti in pentola. Cuocere per circa 30 minuti a fuoco moderato. Il pepe verrà aggiunto alla fine quando tutto è ancora caldo. Far consumare il composto finché non di diventi denso. A fine cottura versare la chatney in una ciotola di vetro e farla raffreddare.

La chatney può essere accompagnata a formaggi stagionati, spalmata sui crostini con aggiunta di semi di papavero o accompagnata a carni stufate e cacciagione. Si possono guarnire anche crostate salate e dolci.

Buon Dolce

Arcobaleno di Ortaggi

Arcobaleno di Ortaggi

Sono stata invitata ad una festa, dove si mangiavano crepes vegane e piadine con farine integrali, mi sono offerta di cucinare e condividere durante la cena vari ortaggi.

Ingredienti per questo piatto coloratissimo:

  • Cavolo Viola
  • Rape Bianche
  • Zucca
  • Cipolle
  • Erbe aromatiche tra cui rosmarino, santoreggia, salvia, timo
  • Sale Himalayano
  • Olio EVO
  • Pepe nero

Ho lavato e mondato, le rape bianche, la zucca ed il cavolo viola. Grattugiato tutto alla julienne, per una cottura più veloce e messo in una grande tajine di terracotta (pentola usata in Marocco), con olio e cipolla tritata finemente, sale, pepe ed erbe aromatiche. La cottura è stata veloce. La terracotta mantiene il calore per molto tempo, conservando le verdure morbide e gustose.

Le crepes vegane e le piadine hanno gradito il magnifico arcobaleno insieme ai commensali.

Slurp Slurp

 

Frittata con Patate ed Ortiche

Frittata con Patate ed Ortiche

Stamattina sono scesa in giardino per assaporare il sole appena uscito dopo giorni di pioggia, c’era molta ortica di un verde brillante.

All’istante ho pensato si farne una bella frittata, mi sono armata di santa pazienza e ne ho presa un bel pò. Per non pungersi l’ortica si può raccogliere dal gambo. L’ho raccolta e messa in un cesto, portata a casa, l’ho versata in un contenitore con l’acqua, per togliere la terra in eccesso. Dovete sapere che se messa in abbondante acqua e risciacquata più volte, le invisibile sfere sulle foglie dette vacuoli, colme di sostanza urticanti si rompono facendo uscire la sostanza, diventando innocua e non più urticanti.

Nei vacuoli troviamo, l’istamina, la serotonina e l’acido formico. Sono appunto queste le sostanze responsabili dell’effetto urticante dell’ortica. Se si accarezzano le foglie nel verso dei peli, i vacuoli non si rompono e l’ortica non punge.

Torniamo a noi, nel frattempo ho sbucciato le patate, le ho ben lavate e grattugiate alla julienne, le ho versate in una capace padella con olio, rosmarino e salvia (raccolte sempre in giardino), e le ho messe a cuocere. Ho scolato ben benino l’ortica e l’ho aggiunta dopo 5 minuti alle patate, ho unito un pizzico di sale himalayano e continuato la cottura col coperchio per altri 10 minuti.

Dal frigorifero ho preso  delle uova, l’ho sbattute e ho inserito all’interno del piatto alcuni semi di sesamo e di girasole.

In secondo tempo ho aggiunto alle uova, le patate e l’ortica, ho mescolato bene, scaldato l’olio in una teglia antiaderente e ho cucinanto una magnifica e gustosa frittata.

Buon pranzo per oggi

 

 

 

 

Tulsi – Il basilico, erba sacra che rende giovani

Il basilico erba sacra che rende giovani

Il Basilico è originario dell’India, dell’Asia Sud Orientale, e del Nordafrica.

Secondo studi si è rilevato che alcuni composti nel basilico neutralizzano i radicali liberi. Secondo la tradizione Ayurveda il basilico è stato sempre usato non solo per ritardare l’invecchiamento, ma anche come rimedio per il diabete, disturbi della digestione, affezioni cutanee e come antistress.

L’estratto di basilico accelera il processo di rimarginazione delle ferite e riduce i livelli di acidi urici.

Il Tulsi, è il Basilico Sacro, una pianta riverita in India. Le sue radici vengono utilizzate per intagliare i grani dei rosari. In India nella stagione invernale si beve un the composto con foglie di Tulsi, zenzero e miele.

L’estratto di basilico assunto in elevate quantità può avere effetti controproducenti sull’infertilità maschile e femminile, consigliato astenersi in quel periodo se si desidera avere un figlio.

Melissa, la tintura madre e gli usi nella medicina naturale

La Melissa officinalis è una bella e profumata pianta erbacea dall’aroma simile a quello del limone, dotata di molteplici proprietà curative note fin dall’antichità. Nelle sue foglie sono contenuti oli essenziali e principi attivi dalla virtù calmanti e antispatiche, e pertanto vengono utilizzate per la preparazione di infusi digestivi e anti gonfiore.
Tra le sostanze contenute nella Melissa officinalis troviamo, oltre all’olio essenziale ricco di citronellale e limonene (da cui deriva il profumo agrumato), ancheantiossidanti come i flavonoidi e i polifenoli (in particolare l’acido rosmarinico).
Melissa
Questi principi attivi svolgono un’azione sedativa, antispastica e carminativa, miorilassante e rilassante del sistema nervoso. Per questa ragione i rimedi fitoterapici, tra cui la tintura madre, ricavati dalle foglie di melissa sono particolarmente efficaci per combattere tutti i seguenti disturbi:

  • Dispepsia associata a bruciori e crampi allo stomaco
  • Disturbi digestivi a componente ansiogena
  • Meteorismo e gonfiore addominale
  • Aerofagia
  • Mal di testa (in particolare la cefalea muscolo-tensiva e la cefalea o emicrania da cattiva digestione)
  • Sindrome del colon irritabile (colite nervosa, in particolare)
  • Ansia
  • Tachicardia
  • Insonnia con palpitazioni notturne
  • Nervosismo, irrequietezza
  • Sindrome premestruale e crampi mestruali

Per le sue virtù rilassanti sulla muscolatura del tratto digestivo, carminative (e quindi in grado di facilitare l’assorbimento dei gas intestinali da fermentazione), e sedative, la melissa è anche consigliata in tutte quelle condizioni, anche transitorie, di stress, come ad esempio la preparazione di esami o i viaggi.

La tintura madre è ricavata dalle foglie fresche della pianta, raccolte tra la fine della primavera e l’inizio delle’state, che vengono lasciati a macerare in una soluzione alcolica (gradazione 55% vol.). Come si utilizza questo rimedio naturale per ottenere dei buoni risultati curativi?

Per risolvere o alleviare i disturbi digestivi e i crampi addominali, ma anche lacefalea, si diluiranno in poca acqua 20 gocce da assumersi tre volte al giorno dopo i pasti principali. Se, invece, vogliamo ricorrere alla tintura madre di Melissa officinalis per combattere i disturbi del sonno e l’ansia notturna, allora diluiremo 30-40 gocce in poca acqua la sera prima di andare a letto.

La tintura madre di melissa va assunta con moderazione, e dietro controllo medico, in caso di ipotiroidismo e cura ormonale per le disfunzioni tiroidee, per evitare possibili interazioni.