Amomum Elettaria è una specie di pianta tropicale della famiglia delle Zingiberaceae, oltre ad essere il nome scientifico del cardamomo. Questa spezia era conosciuta in Europa fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo utilizzavano per produrre profumi, ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia.
La droga della pianta sono i semi, che tuttavia sono molto delicati. Infatti, una volta esposti all’aria perdono rapidamente il loro sapore: da qui la consuetudine di vendere i baccelli di cardamomo e non i semi isolati.
Pianta tipica dei paesi orientali, in Iran e India, il cardamomo verde è largamente utilizzato per la cura di infezioni ai denti e alle gengive, e per prevenire e curare malattie della gola, oltre che disordini digestivi e affezioni alle vie respiratorie.
Un uso tradizionale, che viene ripreso anche alle nostre latitudini è contro l’alitosi. Tale utilizzo è proprio dell’India, dove i semi neri del cardamomo sono spesso mischiati a foglie di betel e frutti di areca per formare un bolo che rinfresca l’alito e favorisce la digestione. Ma le proprietà del cardamomo vanno oltre questo utilizzo. Studi apparsi negli ultimi 2 anni ne ipotizzano un effetto ipolipidemizzante antiinfiammatorio e antiossidante, con miglioramenti anche sui parametri glicemici. A sostegno delle proprietà antiinfiammatorie ed antiossidante, alcuni studiosi hanno voluto somministrare 3g di cardamomo verde a pazienti in situazioni di pre-diabete. Dopo 8 settimane di trattamento si sono registrati una riduzione significativa di proteina C-reattiva, IL6 e di malonildialdiede.
Di più, uno studio indiano ha valutato l’efficacia del cardamomo per la riduzione della pressione sanguinea. Somministrando sempre 3g al giorno di cardamomo in pazienti al primo grado di ipertensione si è osservato una riduzione significativa sia della pressione sistolica, che diastolica con, in aggiunta un evidente aumento dell’attività fibrinolitica. Tuttavia, l’effetto ipolipidemizzante non è stato verificato.
In vivo è stato studiato anche l’effetto ansiolitico del cardamomo. Somministrando un estratto metanolico dei semi a ratti affetti da disturbo post-traumatico, si è osservata una riduzione dei comportamenti ansiosi.
Sono tutti dati preliminari, in quanto l’interesse per questa pianta si sta accedendo solo negli ultimissimi anni. Dati che tuttavia ci suggeriscono di tenere accesa l’attenzione su questa spezia, che forse potrà riservarci delle gradite sorprese e conferme in futuro.
Luca Guizzon
Farmacista Territoriale esperto in Fitoterapia, Farmacia Campedello
Sono tornata prima dal lavoro oggi, nel mio giardino le rose sbocciano una dopo l’altra. I petali alcuni sfioriti, si apprestano a lasciare la pianta, per dare spazio ad altri boccioli. Ho raccolto i petali delle rose sbocciate qualche giorno fa, decidendo di coccolarmi con una tisana. Ho aggiunto inoltre alcune foglie di alloro, rosmarino, melissa e salvia, tutte erbe bio raccolte al momento. È una tisana depurativa e rilassante, ricca di flavonoidi, minerali e vitamine.
“Venerdì pesce” e allora andiamo a scegliere il pesce per fare il condimento. Ho scelto dei tranci di pesce super fresco di pesce spada in pescheria e comprato carciofi sempre chilometro zero, dai contadini locali.
Tornata a casa ho pulito i carciofi, affettati sottilmente e cucinati in padella con mentuccia fresca, sale, olio e aglio. Nel frattempo ho tolto la pelle nera, l’osso centrale al pesce spada e tagliato a cubetti. Terminata la cottura dei carciofi, li ho tolti dalla padella e versato all’interno i cubetti di pesce aggiunto un po’ d’olio, e dopo cinque minuti ho unito al pesce alcuni pomodori pachino e due foglie di alloro. Ho finito di cuocere per altri dieci minuti, aggiunto il prezzemolo e terminato la cottura. Successiva ho unito tutti gli ingredienti nella padella, carciofi e pesce. A parte ho lessato della pasta corta e l’ho condita con questa leccornia. Mantecato in padella e servito a tavola. Devo dire squisita, i commensali hanno fatto il bis.
Spesso i resti del cibo cotto possono divenire un ottimo cibo saporito riciclato. Il cibo avanzato possiamo unirlo ad altri semplici alimenti, per creare degli ottimi, polpettoni, burger, frittate, risotti, puree.
Nel mio caso ho preparato degli ottimi burger di pesce e verdure, qui sotto vi elenco gli ingredienti ed il procedimento.
Ingredienti per 2 persone:
Pesce bollito: 1 fragolino e 2 merluzzi
2 patate medie
bietole lesse come quantità la metà del pesce
1 uovo intero
una spolverata di parmigiano o pecorino
1 manciata di prezzemolo tritato
1 pizzico di sale himalaiano
pane grattugiato quanto basta
olio EVO
1 pizzico di noce moscata
Procedimento:
Avevo del pesce bollito rimasto dal pranzo, quindi ho pensato di farne dei burger. Ho spinato per prima cosa il pesce, bollito le patate, scolate, schiacciate ed unite al pesce. Ho aggiunto l’uovo, il parmigiano, le bietole tritate, sale, noce moscata e prezzemolo.
Dopo aver lavorato l’impasto, prendere una piccola parte e fare delle polpette, schiacciarle e modellare, passarle poi nel pan grattugiato.
Prendere una pirofila, sistemare della carta da forno, con sopra un filo d’ olio ed adagiare i nostri burger. Sistemare nel forno, il tempo necessario per fa dorare da una parte all’altra. Dopo averli sfornati li ho mangiati con della rucola e salsa di avocado. Ottimi
Pomeriggio in dolcezza, con il desiderio di condividere amichevolmente una soffice crostata di frutta cotta.
Ingredienti:
3 mele
2 banane mature
Radice di zenzero fresco
Cannella in stecchi
2 chiodi di garofano
Anice stellato
Uvetta sultanina
250 gr di farina integrale macinata a pietra
1 hg di zucchero di canna
1 hg di burro
2 uova
1 bustina di lievito bio
Succo di mezzo limone
Procedimento:
Lavare e mondare le mele, per poi tagliarle in piccoli pezzi. Mondare lo zenzero fresco, ridurlo a pezzettini e collocare il tutto in una pentola con un goccio d’acqua e cuocere col coperchio per 15 minuti. Dopodiche’ aggiungere un cucchiaio di zucchero dI canna, uvetta, spezie e succo di limone, far cuocere per altri 2 minuti. Mixare tutto aggiungendo anche le banane e far freddare.
In un secondo tempo, setacciare la farina e metterla in una terrina, aggiungere il burro ammorbidito, unire il lievito in polvere e lavorare.
In un altra terrina mettere lo zucchero e le uova e lavorare il composto. In seguito unire tutti gli ingredienti ed impastare. Far riposare per mezz’ora l’impasto.
Trascorso il tempo di riposo, stendere la pasta frolla in una teglia, ricoprire con la composta di frutta cotta. Decorare con la restante pasta frolla, ed infornare a 160° per 30/35 minuti.
Sono stata invitata ad una festa, dove si mangiavano crepes vegane e piadine con farine integrali, mi sono offerta di cucinare e condividere durante la cena vari ortaggi.
Ingredienti per questo piatto coloratissimo:
Cavolo Viola
Rape Bianche
Zucca
Cipolle
Erbe aromatiche tra cui rosmarino, santoreggia, salvia, timo
Sale Himalayano
Olio EVO
Pepe nero
Ho lavato e mondato, le rape bianche, la zucca ed il cavolo viola. Grattugiato tutto alla julienne, per una cottura più veloce e messo in una grande tajine di terracotta (pentola usata in Marocco), con olio e cipolla tritata finemente, sale, pepe ed erbe aromatiche. La cottura è stata veloce. La terracotta mantiene il calore per molto tempo, conservando le verdure morbide e gustose.
Le crepes vegane e le piadine hanno gradito il magnifico arcobaleno insieme ai commensali.
Siamo Daniela Di Leo Naturopata e Yogini ed insieme a Roberto Santoro Terapista di Ayurveda Tradizionale abbiamo fondato “Studio Govinda” per diffondere la conoscenza del massaggio, della Naturopatia, dello Yoga e della cultura Olistica che portiamo avanti con iniziative, culturali, artistiche dedite al benessere.