da Daniela Di Leo Naturopata | Lug 16, 2018 | Alimentazione, Ayurveda, Erboristeria, Intolleranze Alimentari, Medicina Ayurveda, Naturopatia, News, Rimedi Naturali, Salute
Cardamomo
Giro volentieri dal dottor Turinese
Cardamomo, semi speziati e antiinfiammatori
Amomum Elettaria è una specie di pianta tropicale della famiglia delle Zingiberaceae, oltre ad essere il nome scientifico del cardamomo. Questa spezia era conosciuta in Europa fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo utilizzavano per produrre profumi, ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia.
La droga della pianta sono i semi, che tuttavia sono molto delicati. Infatti, una volta esposti all’aria perdono rapidamente il loro sapore: da qui la consuetudine di vendere i baccelli di cardamomo e non i semi isolati.
Pianta tipica dei paesi orientali, in Iran e India, il cardamomo verde è largamente utilizzato per la cura di infezioni ai denti e alle gengive, e per prevenire e curare malattie della gola, oltre che disordini digestivi e affezioni alle vie respiratorie.
Un uso tradizionale, che viene ripreso anche alle nostre latitudini è contro l’alitosi. Tale utilizzo è proprio dell’India, dove i semi neri del cardamomo sono spesso mischiati a foglie di betel e frutti di areca per formare un bolo che rinfresca l’alito e favorisce la digestione. Ma le proprietà del cardamomo vanno oltre questo utilizzo. Studi apparsi negli ultimi 2 anni ne ipotizzano un effetto ipolipidemizzante antiinfiammatorio e antiossidante, con miglioramenti anche sui parametri glicemici. A sostegno delle proprietà antiinfiammatorie ed antiossidante, alcuni studiosi hanno voluto somministrare 3g di cardamomo verde a pazienti in situazioni di pre-diabete. Dopo 8 settimane di trattamento si sono registrati una riduzione significativa di proteina C-reattiva, IL6 e di malonildialdiede.
Di più, uno studio indiano ha valutato l’efficacia del cardamomo per la riduzione della pressione sanguinea. Somministrando sempre 3g al giorno di cardamomo in pazienti al primo grado di ipertensione si è osservato una riduzione significativa sia della pressione sistolica, che diastolica con, in aggiunta un evidente aumento dell’attività fibrinolitica. Tuttavia, l’effetto ipolipidemizzante non è stato verificato.
In vivo è stato studiato anche l’effetto ansiolitico del cardamomo. Somministrando un estratto metanolico dei semi a ratti affetti da disturbo post-traumatico, si è osservata una riduzione dei comportamenti ansiosi.
Sono tutti dati preliminari, in quanto l’interesse per questa pianta si sta accedendo solo negli ultimissimi anni. Dati che tuttavia ci suggeriscono di tenere accesa l’attenzione su questa spezia, che forse potrà riservarci delle gradite sorprese e conferme in futuro.
Luca Guizzon
Farmacista Territoriale esperto in Fitoterapia, Farmacia Campedello
Fonti
BMC Complement Altern Med. 2018 Jan 17;18(1):18. doi: 10.1186/s12906-017-2068-6.
J Sci Food Agric. 2017 Dec;97(15):5296-5301. doi: 10.1002/jsfa.8414. Epub 2017 Jul 17.
Indian J Biochem Biophys. 2009 Dec;46(6):503-6.
Biomed Pharmacother. 2017 Mar;87:489-495. doi: 10.1016/j.biopha.2016.12.116. Epub 2017 Jan 7.
da Daniela Di Leo Naturopata | Apr 11, 2018 | Alimentazione, Ayurveda, Erboristeria, Intolleranze Alimentari, News, Rimedi Naturali, Salute
Marmellata di Kumkuat o Mandarini cinesi cotta con Magic Cooker
Nel mio giardino c’è un alberello meraviglioso di Kumkuat, rigoglioso, ogni volta che decide di dare i suoi frutti, ci regala bontà e gioia, nel profumo, gusto e colore. I suoi frutti sono pieno di succo e la sua buccia è dolcissima. Ha notevoli proprietà digestive, se lo assumiamo dopo pranzo aiuta il processo digestivo, in più lascia la bocca profumata di agrume. Ricco di Vitamina C e Flavonoidi. Possiamo fare inoltre delle centrifughe col frutto intero, tisane, marmellate, canditi, sciroppi e liquori.
Il piccolo frutto si usa intero. Il nostro Alberello è bio, senza pesticidi. Ho pensato di fare con i suoi frutti dorati, una marmellata.
Ingredienti:
- 3 Kg di frutti disossati
- 1 Kg e ½ di Zucchero
- 1 radice di zenzero fresco
- Bacche intere di Cannella pura
- Alcune bacche di Cardamomo
- Alcuni Chiodi di Garofano
- Barattoli di vetro
Procedimento:
Dopo aver raccolto i frutti, li ho messi in un recipiente per lavarli e fatti scolare, di seguito ho tolto completamente gli ossi. Pesati e calcolato lo zucchero per procedere con la cottura. Ho versato tutto in una pentola capiente e coperto col coperchio Magic Cooker. Questo coperchio ha un sistema di cottura diverso dai semplici coperchi comuni, che usiamo solitamente. Permette cotture sane, consente di cucinare più cibi allo stesso tempo nella stessa pentola, mantenendo ogni sapore di ciascun cibo, affinché i sapori non si mescolano tra loro. Ogni alimento conserverà a fine cottura il suo unico sapore. Mantiene vitamine e minerali negli alimenti. Gli zuccheri dei carboidrati si gelatinizzano, senza sprigionare i glucidi nelle mucose e nel sangue, gli zuccheri vengono liberati durante il processo digestivo intestinale a lungo rilascio. Permettendo di non danneggiare stomaco ed intestino e non alterando la glicemia. Solitamente la cottura delle confetture e delle marmellate ci costringe a stare bloccate davanti alla pentola e girare continuamente il composto per non farlo attaccare o bruciare. Con Magic Cooker, questo non accade, la marmellata cuoce da sola senza essere continuamente girata. I tempi di cottura con Magic Cooker si riducono notevolmente. Per capire se la marmellata è cotta fare la prova col piattino, versare un cucchiaino di marmellata bollente in un piattino e far raffreddare, se la marmellata non cade, significa che è pronta. A questo punto la marmellata verrà versata nei barattoli, ricoprire quasi fino all’orlo, chiudere e capovolgere a testa in giù, coprire con un panno e aspettare che raffreddi. Conservare al fresco e al buio in una dispensa. Consiglio di affiggere un etichetta sul barattolo dove andrete a scrivere il nome del frutto e la data di preparazione. Buona marmellata.
da Daniela Di Leo Naturopata | Feb 27, 2018 | Alimentazione, Ayurveda, Erboristeria, News, Salute
Chatney di kumkuat o mandarini cinesi
Buongiorno, all’entrata del mio giardino c’è uno splendido alberello di Kumkuat, ricco di frutti color arancio brillante.
Oltre a mangiarli rubacchiati alla pianta, che generosamente li dona senza alcun disagio, ho pensato di crearne una favolosa Chatney.
Ingredienti:
- 250 gr di Frutti di Kumkuat
- mezza mela gialla
- mezza cipolla
- 6 prugne secche snocciolato
- 30 gr di zucchero di canna
- 30 ml di aceto di mele
- zenzero fresco grattugiato
- mezzo cucchiaino di polvere di pepe di cayenna o pepe nero
Procedimento:
Lavare e mondare i frutti di Kumkuat e mela, sbucciare e tagliare la cipolla, snocciolare le prugne e farle a pezzettini, grattugiare lo zenzero e mettere tutti gli ingredienti in pentola. Cuocere per circa 30 minuti a fuoco moderato. Il pepe verrà aggiunto alla fine quando tutto è ancora caldo. Far consumare il composto finché non di diventi denso. A fine cottura versare la chatney in una ciotola di vetro e farla raffreddare.
La chatney può essere accompagnata a formaggi stagionati, spalmata sui crostini con aggiunta di semi di papavero o accompagnata a carni stufate e cacciagione. Si possono guarnire anche crostate salate e dolci.
Buon Dolce
da Daniela Di Leo Naturopata | Feb 27, 2018 | Ayurveda, Chakra, Salute, Yoga
Yoga una disciplina per Anima e Corpo
Lo Yoga non è una semplice ginnastica.
Chi incontra lo Yoga nella propria vita è un privilegiato, perchè fare yoga non è semplicemente muoversi da una posa all’altra o capovolgersi con la testa in giù, è semplicemente molto di più.
Il maestro che si prende cura dell’allievo, è un maestro umile e determinato, sensibile e coraggioso, compassionevole e stimolante quando insegna.
Il maestro trasmette l’amore per quello che fa, all’allievo, trasmette passione nella disciplina che insegna. E’ attento alla lezione che prepara nella pratica.
Studio Govinda è tutto questo, vieni a provare una lezione, vieni ad incontrare lo Yoga.
Ti aspetto
Studio Govinda a Terracina via Basilicata, 40
da Daniela Di Leo Naturopata | Feb 26, 2018 | Alimentazione, Ayurveda, Intolleranze Alimentari, Medicina Ayurveda, Medicina Tradizionale Cinese, Naturopatia, Salute
Lettura della Lingua, cosa ci racconta
Esame della Lingua
In Ayurveda come nella Medicina Tradizionale Cinese, nell’anamnesi della persona il medico in questione oltre ad osservare gli occhi, le orecchie, il polso, il colorito del viso, l’urina, le feci ed altri elementi, osserva attentamente la Lingua. Un metodo diagnostico essenziale per capire la salute della persona.
In ayurveda l’anamnesi comprende il Prakriti (esame della costituzione), il Vikriti (probabili squilibri), Pariksana (esame del polso) e l’esame della lingua (Jiva). Così come in altri parti del corpo, occhi, orecchie, viso, colonna vertebrale e mani, sono rappresentati parti del corpo (organi) o tutto il corpo nell’insieme, arti, organi, sistema immunitario, sistema ormonale, sistema nervoso, sistema endocrino, sistema circolatorio, sistema linfatico, sistema osseo, sistema muscolare-tendineo.
Le emozioni di ciascuno, sono legate ad ogni sistema, che partecipa alla vita in ogni attimo di vita. Le emozioni, il pensiero passivo o pigro ripetuto nel tempo, crea disagio e terreno fertile per una cagionevole salute.
Un medico esperto nella lettura della Lingua, coglie segnali importantissimi nella rilevazione di sintomi e patologie in corso, che a lungo andare se non c’è ripresa andranno a degenerare lo stato di salute dell’individuo.
Lettura della Lingua
Se una persona sta in salute la lingua è di colore roseo, liscia e pulita. L’esame si esegue suddividendo visibilmente in strati la lingua. Consente di verificare se una persona è o meno stressata, se sta in disbiosi, se ha sofferenza circolatorie o polmonari o altri disturbi.
La radice della lingua rappresenta la zona degli intestini, reni, vescica e sistema riproduttivo.
Sempre dalla radice e nella zona centrale possiamo osservare lo stato gastrointestinale.
Nella zona centrale, troviamo inoltre la, milza, il pancreas ed il fegato.
Nella punta troviamo le zone del polmone e del cuore.
Nel margine esteso della lingua si osservano le funzionalità del fegato.
Lettura della lingua
Lo specchio dell’anima e della salute, cosa ci racconta la lingua
Lingua bianca: malattia infettiva in atto, come gastrite e ulcera gastrica, problemi del sistema digestivo
Lingua con atrofia delle papille gustative e pallida: stato di anemia
Lingua secca: disidratazione, problemi renali, diabete
Lingua marrone e nero: sviluppo batterico sulla lingua, gastrite, fumo
Lingua con macchie di colore blu scuro: accumulo di metalli pesanti come per esempio il piombo
Lingua verde e gialla: disturbi del fegato, cistifellea o milza
Lingua a carta geografica: manifestazione allergica
Lingua infiammata e rossa con puntini bianchi su tutta la lingua: scarlattina
Lingua che brucia: stato di depressione psichica
Lingua rossa con chiazze bianche: infezione da Candida albicans
Lingua molto rossa, sottile, liscia e lucida e ruvida: carenza di vitamine A e B, alterazione della flora batterica intestinale. Presenza inoltre di taglietti agli angoli della bocca, con pelle opaca e spenta
Lingua con chiazze bianche: forte ristagno di tossine nel tratto digerente
Lingua con punti rossi tipo angiomi: malattia angiomatosa che interessa fegato/polmoni
Lingua con la faccia inferiore gialla: congestione del fegato
Lingua gonfia: orticaria in atto
Lingua nera pelosa: infezione da fungo (Aspergillus niger) in presenza di flora batterica intestinale carente
Lingua gonfia, arrossata e con impronte dei denti sui bordi: infiammazione da batteri, virus, herpes
Lingua con puntini bianchi: mughetto, stato di immunodepressione
Lingua asciutta, secca, con patina bianca ed infiammata: febbre, raffreddore
Lingua con impronte sui bordi laterali: stato di tensione
Lingua con afte indica problemi di origine immunitaria di varia natura: stress psicofisico, traumi, intolleranze ad alcuni cibi, interruzione del fumo, fase luteale del ciclo mestruale e familiarità
La lingua che esprime buona salute invece deve essere di colore roseo ai bordi e più chiara al centro, deve essere umida e i suoi margini devono essere lisci.
Alcuni dati sono stati presi da questo sito: https://uomomedicina.it/blog-erbe/515-segni-lingua-significato
[vfb id=1]
da Daniela Di Leo Naturopata | Feb 26, 2018 | Ayurveda, Yoga
Si parte dalla posa i piedi, il corpo è eretto, si inspira portando le braccia in alto oppure ai lati del corpo e si flette il busto in avanti espirando, la fronte si avvicina alle ginocchia, le mani toccano terra.Si parte dalla posa i piedi, il corpo è eretto, si inspira portando le braccia in alto oppure ai lati del corpo e si flette il busto in avanti espirando, la fronte si avvicina alle ginocchia, le mani toccano terra.Inspirando si torna su in posizione eretta.
Benefici:
Rinforza la colonna vertebrale e gli organi addominali
Utile per coloro che soffrono di disturbi gastrici
Articolo di Daniela Di Leo
Naturopata ed Insegnante di Hatha Yoga Vinyasa e Yoga Prenatale